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mercoledì 3 marzo 2010

LEGAMI KARMICI

Sono convinta del fatto che i rapporti che noi viviamo con le persone importanti nella nostra vita siano rapporti karmici; un legame karmico si forma come prosecuzione di un rapporto che due persone hanno avuto in una vita precedente e che ha determinato forti coinvolgimenti sul piano emotivo Queste dinamiche emotive possono essere le più svariate e non necessariamente negative, anche se indubbiamente una parte di queste possono essere dovute a situazioni di conflittualità. L'andamento del rapporto credo dipenda dal tipo di sentimento ad esso associato, che ha caratterizzato il rapporto nella vita precedente. Quindi certamente ogni rapporto karmico è diverso da un altro e l'esito della relazione non è scontato, essendo strettamente legato al come le due persone la gestiscono.

Il karma mette in rapporto due soggetti, ma è nel loro libero arbitrio decidere come gestire il rapporto stesso, anche se ovviamente le dinamiche relative alla vita precedente tenderanno a condizionarlo fortemente.
Tra tutti i rapporti karmici quello che io sento essere presente in maniera pesante in questa vita, è con i miei genitori; esso è strutturato da sempre in modo conflittuale, non sono a tutt'oggi riuscita a scoprire se esista o meno un modo, un viatico per essere capita e rispettata da loro in quanto individuo a sè stante, con la sua propria personalità, adulto quanto basta ma non per tale ragione alieno dal diritto di commettere errori; da sempre avverto la loro profonda sfiducia, direi quasi disistima, nei miei confronti e la relativa loro iperpreoccupazione rispetto a ciò che mi accade e alle mie scelte.
Il non rispecchiare il modello di figlia che loro avevano creduto di aver comperato quarantadue anni fa ha gravata il nostro rapporto di un peso non indifferente, difficile da sopportare e da gestire, anche se a fasi alterne.
Anche l'amore tra me e mio fratello, per intensità e profondità, lascia presumere il legame dei nostri karma, ma non vi è nulla di negativo o di irrisolto, semplicemente sento che viene portato avanti lungo le nostre reincarnazioni, e di vita in vita tende sempre più verso la perfezione.

Secondo le regole che sovrintendono i rapporti karmici e le reincarnazioni, il terreno della vita fisica è disseminato di diversi ostacoli che, in apparenza, si manifestano come energie negative, ma in realtà sono passaggi fondamentali per evolvere aprendo gli occhi alla Reale Realtà che ci circonda e della quale siamo un frammento, come una goccia nel mare.

In ogni caso, in tutti i legami karmici c'è qualcosa che è rimasto in sospeso e cerca il suo "pareggio" in questa vita, in armonia con la Legge Universale. Che cosa possa essere questo pareggio dipende ovviamente dal tipo di dinamica, e quindi dal tipo di sentimento, ad essa associato che ha caratterizzato il rapporto nella vita precedente. E' libero arbitrio dei soggetti stessi decidere come gestire il rapporto, anche se ovviamente le dinamiche relative alla vita precedente tenderanno a condizionarlo fortemente.

Nel complesso comunque, mi ritengo molto fortunata, soprattutto se considero che i miei rapporti di varia natura sono sempre stati contraddistinti da una forte intensità, nel bene e nel male e credo che questa sia in definitiva la Vita che a me, in questa vita, serve vivere.

DICE IL SAGGIO: Morii come minerale e divenni una pianta; morii come pianta e divenni un animale; morii come animale e fui uomo. Perchè dovrei temere? E tuttavia, ancora una volta moritò come uomo per elevarmi con gli Angeli benedetti; ma anche lo stato di Angelo supererò.

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